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Plane Spotters Bari - L'anno orribile sta per finire

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L'annus Horribilis volge al termine

L'anno peggiore dopo la fine della seconda guerra mondiale sta finalmente per lasciarci

Il tributo di vittime alla pandemia da COVID 19 è incalcolabile e le fonti ufficiali non rispecchiano certo il numero reale di decessi.

In termini economici il prezzo da pagare non è ancora stato ipotizzato e difficilemnte si potrà farlo.
Il trasporto aereo, come tutti i settori dell'economia, ha pagato un prezzo altissimo che le previsioni per la fine del 2020 vedono una diminuzione del fatturato pari al 29,3%, legato quasi interamente all’area dell’Asia-Pacifico (27,8%).
Secondo Alexandre de Juniac, direttore generale della IATA, per sopravvivere a questa crisi le compagnie mondiali avranno bisogno di aiuti pubblici per un valore complessivo tra i 150 e i 200 miliardi di dollari. Tutto questo dopo che l’11 dicembre 2019 la IATA aveva stimato che nel 2020 l’utile netto delle compagnie aeree sarebbe aumentato di 29,3 miliardi di dollari, mentre il margine operativo lordo sarebbe dovuto salire del 5,5%, con una spesa attesa di 908 miliardi nel corso dell’intero 2020 (1% del PIL mondiale) e una crescita economica prevista del 4,1%.
Le enormi difficoltà del settore aereo sono emerse anche in Italia, dove il traffico è diminuito del 90%, mentre quello inerente agli scali in Europa (Unione europea, Svizzera e Gran Bretagna) è diminuito del 54%.
In tal senso, Jost Lammers, presidente dell’Airports Council International Europe, ha dichiarato: “Stimiamo che questi aeroporti perderanno complessivamente 100 milioni di passeggeri nel primo trimestre dell’anno, rispetto a un’attività normale”.
Il Governo italiano ha inserito una norma all’interno del decreto "Cura Italia" per tutelare tutta la filiera e, segnatamente, Alitalia. In particolare, l’articolo 79 tutela le imprese titolari di licenza di trasporto aereo di passeggeri che, alla data di emanazione del decreto-legge (ovvero il 17 marzo 2020), esercitano oneri di servizio pubblico potranno beneficiare di misure di compensazione dei danni subiti, in modo da garantire la prosecuzione dell’attività.

Our mission

Eammon Brennan

Il direttore generale di Eurocontrol, Eamonn Brennan, ha reso noto i dati relativi alle top 40 compagnie aeree in Europa: Ryanair ha perso il 54% del numero di voli, Easyjet il 49%, Turkish Airlines il 53% , Airfrance il 38%, Lufthansa il 66% e Wizzair il 23%. La situazione poi non sembra migliorare dal momento che si prevedono riduzioni aggiuntive per Wizzair, Ryanair e Easyjet”
Our vision

Eurostat

Rispetto al secondo trimestre del 2019, il numero di passeggeri trasportati è diminuito di oltre il 96% in tutti i 19 Stati Membri UE con dati disponibili nel secondo trimestre 2020: Danimarca, Germania, Estonia, Irlanda, Spagna, Francia, Croazia, Italia, Cipro, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Ungheria, Paesi Bassi, Austria, Portogallo, Slovenia, Slovacchia e Finlandia.
Le maggiori diminuzioni del numero di passeggeri sono state osservate in Spagna (-61,6 milioni di passeggeri trasportati, -99%), Germania (-59,1 milioni, -97%), Francia (-44,2 milioni, -97%), Italia (-42,6 milioni, -98%), Paesi Bassi (-20,9 milioni, -96%), Portogallo (-15,0 milioni, -97%), Irlanda (-10,3 milioni, -98%), Austria (-9,2 milioni, -98%) e Danimarca (-9,1 milioni, -97%).

Effetto Coronavirus sui voli, sarà caos aeroporti per tre anni o più

Secondo la BCE il calo dell’attività delle compagnie aeree internazionali a seguito di COVID-19 sarà molto più ampio e profondo, e probabilmente avrà conseguenze più durature di 11 settembre e Sars

Il caos negli aeroporti durerà per non meno di tre anni, e probabilmente anche qualcosa di più. L’analisi della Banca centrale europea sull’impatto del Coronavirus per il settore del trasporto aereo non lascia spazio al miglior ottimismo. 
Il crollo della capacità di volo attraverso le regioni non ha precedenti nella storia dell’aviazione”, recita il rapporto, la cui conclusione è che la pandemia di COVID-19 sarà peggiore degli attacchi al World Trade Center di New York e l’epidemia di SARS.
Le entrate delle compagnie aeree alla voce “passeggeri” diminuirono di circa il 15% in seguito agli attacchi terroristici del settembre 2001 e richiesero da due a tre anni per riprendersi completamente negli Stati Uniti e in Europa
.
In seguito allo scoppio della SARS nel 2002-2003, invece, i ricavi da passeggeri sono diminuiti di circa i due terzi e non si sono ripresi fino a un anno dopo. Rispetto a questi due avvenimenti, “il calo dell’attività delle compagnie aeree internazionali a seguito di COVID-19 è, tuttavia, molto più ampio e profondo e probabilmente avrà conseguenze più durature per l’industria rispetto a questi episodi precedenti”.
Il che vuol dire ripresa completa del settore in tre anni o più.

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In Italia, Spagna, Francia e Germania, la capacità di volo è crollata di oltre il 90% rispetto allo stesso periodo del 2019.
A dispetto di un aumento del 10% registrato nel primo bimestre, le restrizioni al trasporto derivante dall’emergenza sanitaria hanno ridotto il traffico aereo in modo sensibile, raggiungendo punte del -90% rispetto all’anno precedente nei mesi di aprile e maggio.
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Il trasporto cargo è in aumento durante il quarto trimestre ed è attualmente in calo "solo'' del 57% rispetto ai livelli del 2019.

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